Sviluppo di biocoating attivi per la conservazione di tuberi di patata

Il progetto riguarda l’applicazione di un procedimento attualmente sotto iter brevettuale, per lo sviluppo di sistemi a base di biopolimeri biodegradabili (biocoating) in grado di aumentare la shelf life di prodotti alimentari, quali frutta fresca o secca, verdure e ortaggi in genere, al fine di garantirne le qualità fisiche, organolettiche e nutrizionali per lunghi periodi di tempo.

In particolare la presente proposta si focalizza sulla preparazione di bio coating a base di polisaccaridi additivati con diverse percentuali di nanoparticelle di olio essenziale di menta e la successiva applicazione su tuberi di patate per limitare la germogliazione e per il controllo dello sviluppo di alcaloidi. Infatti le patate tendenti al verde e con i germogli contengono glico-alcaloidi in particolare solanina, una sostanza che non è cancerogena ma piuttosto tossica per l’organismo che può provocare, se ingerita in grandi quantità, vomito, diarrea e accelerazione del battito cardiaco.

Per meglio valutare se ci siano rischi concreti per chi consuma abitualmente i tuberi di patate, la Commissione Europea ha dato mandato all’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) nel luglio del 2020, di vagliare gli studi disponibili e di raccogliere nuovi dati sui glicoalcaloidi e i suoi agliconi nelle varietà di patate nel mercato, comprese le nuove varianti, e negli alimenti per lattanti, e di definire così le dosi che potessero servire come riferimento In seguito a tale incarico l’EFSA ha prodotto uno studio, tramite il gruppo di esperti scientifici sui contaminanti nella catena alimentare (CONTAM), ove ha valutato i rischi per la salute umana e animale connessi alla presenza di glicoalcaloidi negli alimenti e nei mangimi, in particolare derivati dalle patate e dai prodotti che ne contengono derivati.

Gli esperti dell’EFSA hanno ravvisato un potenziale problema di salute a carico dei grandi consumatori del tubero, questo vale per le popolazioni in cui l’utilizzo di questa verdura è molto diffuso ed in particolare per i neonati ed i bambini, dove l’avvelenamento da glicoalcaloidi può causare sintomi gastrointestinali acuti come nausea, vomito e diarrea. In conseguenza di ciò, recentemente, precisamente il 02/08/22, una nota emessa dal Ministero della Salute (prot. 0033589) inviata alle Regioni e Province Autonome, informa riguardo l’emanazione della Raccomandazione UE 2022/561 della Commissione del 6 aprile 2022 relativa al monitoraggio della presenza di glicoalcaloidi nelle patate e nei prodotti originati dalle patate.